Il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà del Valdarno Fiorentino, in merito al piano interprovinciale dei rifiuti approvato in giunta provinciale di Firenze, esprime tutta la contrarietà, sia per il metodo usato, sia per i contenuti che per i suoi principi di base.
Si tratta di un passo indietro nell'affrontare la tematica rifiuti, troppi impianti equivalgono solo a logiche di interesse per gli impiantisti. E a nulla servono per garantire una gestione moderna e all’avanguardia del problema.
Noi ci impegneremo, congiuntamente in sede politica, amministrativa e sociale per fare tutte le proposte necessarie a modificare l’attuale piano prima che venga portato al voto in Consiglio Provinciale.
Questo percorso sarà affrontato in sinergia con il nostro assessore Danilo Sbarriti, con il partito nelle adeguate sedi e con il gruppo consiliare provinciale al fine di ridefinire e riportare la discussione nei dovuti argini. L’impatto dei rifiuti sul tema Ecologia costituisce per noi il “Vangelo” della nostra politica.
Il circolo di SEL, soprattutto durante la campagna elettorale di Figline Valdarno, è stato sempre chiaro nel dire che questa non è la politica che noi vogliamo..!!! questa non è la politica che i cittadini vogliono..!!! Abbiamo sempre affermato che non si può assolutamente prendere la decisone di scegliere un terreno, come quello di "Le Borra", per fare una discarica senza tenere conto dei vincoli esistenti su quel terreno e, soprattutto, senza un serio
studio di fattibilità del territorio.
E ci impegneremo sempre al meglio per portare avanti questo principio!!!
Riteniamo inoltre che arrivare ad avere, nelle tre province, 5 inceneritori (perchè di questo si tratta anche se gli danno un'altro nome) e due discariche è inutile e dannoso sia dal punto di vista economico sia, più importante, dal punto di vista Ecologico.
Simona Ottaviano (coordinatrice del Circolo SEL Valdarno Fiorentino)
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07/12/2011 ore 09:50 Va apprezzata la posizione di SEL del Valdarno, che finalmente, senza alcuna ambiguità, boccia totalmente ed inequivocabilmente il Piano dei Rifiuti dell'Ato Centro. Lo boccia sul metodo sui contenuti e sui principi. Praticamente su tutto, è un NO totale ed inappellabile. Esprimo il mio personale apprezzamento per questa politica chiarissima e condivisibile.
Poi... però si impegnano a ridefinire e a riportare la discussione nei dovuti argini, ohi!! eccoci ai bizzantinismi! Delle due l'una o il piano è da fiutare sul metodo sui contenuti sui principi e quindi coerentemente da rifare oppure è sostanzialmente corretto da emendare. Non si può contemporaneamente dare il giudizio che viene dato e contemporaneamente credere in una operazione politica di riconduzione negli argini. Questa è la sagra del distillato del carpiato rovesciato con ritorno a panciata. Questa è l'essenza della mistificazione. Se c'è una cosa da ricondurre negli argini – ed una cosa c'è inequivocabilmente – è la coerenza. Questa si va ricondotta al centro dell'azione politica. Coerenza impone che il partito, che esprime le due cariche istituzionali più alte sul piano provinciale e comunale specificatamente impegnate nella materia, debba convocare i propri rappresentanti istituzionali e chiedere a loro – COERENTEMENTE - di cestinare il piano e rifarlo daccapo, oppure, se la coalizione non lo consente, rassegnare le dimissioni. Che, ricordiamolo, sono un istituto doveroso e dovuto politicamente se la sintesi politica non è accettabile. In particolare sul dettaglio del terreno del Le Borra e sulla necessita di “tenere conto dei vincoli esistenti su quel terreno e, soprattutto, senza un serio studio di fattibilità del territorio”, possibile che questa indiscutibile ed elementare esigenza valga soltanto per il piano dei rifiuti provinciale e non vale per il piano regolatore del Comune? Gli strumenti di programmazione urbanistica e dei servizi (rifiuti) possono fare a meno di indagini preliminari? Si può pianificare lo sviluppo urbano senza le indagini gelogiche? Allora coerenza vuole che SEL chieda, come scelta politica preliminare, il cambio di destinazione d'uso alle Borra da discarica ad area boscata con vincolo totale. E' possibile questo? E' compatibile con la volontà politica del PD fiorentino? Se non lo è c'è solo una via le dimissioni dalla Giunta di Figline e della Provincia. Ancora, anche SEL del Valdarno ritiene che la discussione sulla discarica alle Borra sia tra il profilo disegnato dal piano provinciale e la distinazione sostenuta dal Sindaco come discarica per ceneri inerti e sovvalli? Se ritenete questo allora spiegateci perche dimensionarla da OLTRE un milione di metri cubi? Se ritenete questo allora spiegateci perchè dimensionarla nel Piano Regolatore per l'stensione che è dimensionata? Infine quale è la scelta politica di SEL, per l'immediato futuro, quando chiuderà Podere Rota dove saranno conferiti i rifiuti del Valdarno aretino e fiorentino? Come vedete le contraddizioni ci sono e sono ineludibili, ciuscuno porterà la responsabilità delle proprie coerenze o incoerenze, delle proprie capacità o incapacità di governo.
Appuntamento alla "Biblioteca Gilberto Rovai" per la quinta edizione per la rassegna nata per favorire e diffondere la lettura. Appuntamento per sabato 26 e domenica 27 ottobre